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La cava continua a fumare. In piazza si riuniscono una trentina di cittadini

La Redazione
Sit-in in piazza della Repubblica per sottolineare gravità situazione ambiente a Trani
«Torno a casa con il vomito, non riesco a finire la mia giornata di lavoro. Da fine agosto l'aria e tutta la zona è diventata invivibile».
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L’amministrazione non ha colpe, è un problema ereditato. Su questo sono tutti d’accordo i rappresentanti di movimenti, associazioni e partiti che questa mattina si sono incontrati in piazza della Repubblica (fronte statua Giovanni Bovio) per parlare della cava di Contrada Monachelle. L’appuntamento era stato dato negli ultimi giorni da #TraniACapo e Comitato Bene Comune che hanno però da subito specificato: “Non è una nostra iniziativa, noi diamo solo un luogo e un orario, deve essere un incontro tra cittadini. Questo problema non ha bandiere nè colori”. In piazza però giungono, oltre ai rappresentanti dei due movimenti già citati, rappresentanti del Movimento 5 Stelle, del comitato #ChiudiamoLaDiscarico, del Comitato anti-amianto e pochi liberi cittadini.

La cava continua a fumare. Negli ultimi giorni l’assessore Di Gregorio ha dichiarato che l’amministrazione sta seguendo attentamente il caso e che è solo una questione di burocrazia l’impossibilità di “risolvere la questione” che è “molto seria”. Hanno preso parola tutti i rappresentanti delle associazioni o movimenti intervenuti, liberi cittadini compresi.

Teresa De Vito, ha dichiarato: «Questa amministrazione ha ereditato problemi vecchissimi. Cerchiamo di ottenere però delle soluzioni oggi, monitoriamo le falde. I cittadini hanno il diritto di sapere e l’amministrazione ha il dovere di creare un programma di bonifica sulle tante problematiche che affliggono la nostra città. La discarica Purovecchio è solo la punta dell’iceberg. In città abbiamo ancora il problema amianto, nelle città spuntano ogni giorno nuovi casi. Sono problemi che vanno affrontati in maniera seria e con la collaborazione di tutti».

Antonio Procacci: «L’idea è quella di metterci insieme e creare un gruppo che possa dar vita ad una manifestazione che pretenda il diritto di sapere cosa sta accadendo nella nostra città a livello ambientale. Risposte certe sino ad oggi non ce ne sono state. Pretendiamo interventi. Quello che a noi sconcerta è che sono passati tre anni dalla chiusura della discarica e il problema è ancora attuale perché non è stata messa in sicurezza e qualcuno già corre avanti dicendo di pensare di riaprirla».

Sulla cava di contrada Monachelle, sempre Antonio Procacci: «Cava Monachelle è uscita allo scoperto, è quello che si vede. Ma di camion che arrivano tutt’oggi a scaricare di notte rifiuti nelle cave sono arrivate voci all’orecchio di tutti noi. Probabilmente negli ultimi anni dopo la chiusura della discarica, il problema è diventato sempre più grande ma non lo abbiamo riconosciuto né siamo riusciti a frenarlo. Noi cittadini possiamo essere un’arma per protestare con Regione e Arpa. Non possiamo più aspettare».

Il rappresentante del comitato anti-Amianto: «Questa è una lotta di civiltà». Paolo Nugnes ha invece chiesto “fruibilità” dei dati: «I valori delle analisi devono esserci forniti in maniera leggibile. La questione non può essere “politicizzata” nel senso brutto del termine perché la politica è una cosa bella ed è quella che ci vede oggi qui a chiederci cosa possiamo fare da cittadini».

È intervenuto anche l’attuale segretario del Partito Democratico: «La cava dei veleni è di proprietà di privati che sono da venti anni in amministrazione controllata. Il Comune si è attivato con Arpa, con le forze di polizia, le cose stanno procedendo. Le prime analisi sono state pubblicate venti giorni fa, forse non si son messi i manifesti ma sono pubbliche». Sono giunte anche le scuse per l’assenza da parte dell’assessore all’Ambiente che è fuori città. Il segretario del Pd ha ringraziato Tonino Mondelli per aver “scoperto” e pubblicato su Facebook foto e video della cava.

Aldo Procacci, consigliere comunale di Trani a Capo: «Noi vogliamo affrontare questi problemi insieme. In questi anni la classe politica tranese su questi temi non ha mai agito insieme e questo è un problema. Sono contento che tu sia qui a parlare in questa maniera (riferendosi all’ing. Riccio) in rappresentanza di un partito tradizionale e storico ma alle parole seguano i fatti».

Intervenuta anche l’associazione Trani città dell’Infanzia: «Anche noi siamo pronti a collaborare e cooperare nell’interesse dei bambini e delle famiglie». Un proprietario terriero in zona ha chiesto pubblicamente di voler sapere quanto i suoi appezzamenti sono contaminati: «Torno a casa con un senso di vomito, non riesco a finire la mia giornata di lavoro. Da fine agosto l’aria e tutta la zona è diventata invivibile».

Domenica prossima ci sarà un sit-in in piazza della Repubblica a partire dalle ore 12.

sabato 9 Dicembre 2017

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