Attualità

Anteprima de I Dialoghi di Trani con ospite d’eccezione. Dacia Maraini si racconta

Ottavia Digiaro
Dacia Maraini
Durante la rassegna "Libri e autori. Incontri per leggere" Dacia Maraini ha conversato con la giornalista Maria Paola Porcelli raccontando la sua vita e le esperienze che l'hanno segnata particolarmente
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In un’epoca che insegue il mito e mette il mondo di fronte a forme di disarmonia e assenza del bello, occorre ripensare alla bellezza come impegno e spinta ad attivare una scelta morale. La XVI edizione de I Dialoghi di Trani si propone di riflettere e dialogare sulla dimensione etica, e non solo estetica, della bellezza e sulla possibilità di incidere sul futuro.

Tra le novità di questa edizione c’è la rassegna “Libri e autori. Incontri per leggere” che rappresenta un’anteprima spalmata nei mesi antecedenti la manifestazione, organizzata dall’Associazione culturale La Maria del porto, che si terrà dal 20 al 24 settembre.

Ieri, martedì 20 giugno, ospite della rassegna è stata la saggista, poetessa e drammaturga Dacia Maraini che ha conversato con la giornalista Maria Paola Porcelli. L’incontro si è svolto in piazza Longobardi ed è organizzato dall’Associazione culturale La Maria del porto, in collaborazione con la libreria di Babele e il patrocinio del comune di Trani. Durante la serata, Dacia Maraini ha raccontato la sua vita e le esperienze che l’hanno segnata particolarmente.

Nata a Fiesole da madre siciliana e padre metà inglese e metà fiorentino, Dacia e la sua famiglia si trasferiscono in Giappone nel ’38 per il lavoro del padre. Nel ’43, la famiglia Maraini è internata in un campo di concentramento a Tokyo, dove patiscono due anni un’estrema fame. La famiglia sarà liberata a guerra finita dagli americani. Un periodo di atroci privazioni e molteplici sofferenze, che nel 1978 deciderà di raccontare in “Mangiami pure”, una collezione di poesie.

Dacia Maraini ha parlato anche della scuola italiana sottolineando che «La scuola è un’istituzione che funziona malissimo, è sbagliato anche chiamare il preside dirigente, perché la scuola non è un’azienda, deve formare non produrre». Fa poi riferimento agli insegnanti: «C’è oggi una rete di giovani insegnanti appassionati che la sostengono pur con uno stipendio bassissimo. Un maestro oggi è un eroe».

Non manca il riferimento alla bellezza «Non esiste un’estetica senza etica – sostiene Dacia Maraini – Il rapporto tra bello e vero crea già il principio dell’etica. Certo la bellezza salverà il mondo, ma dobbiamo intendere il bello nel senso ampio di armonia. Ad esempio la pace è bella, la guerra è brutta. La bellezza, quindi, è legata ad un progetto comune anche di buona convivenza».

Inoltre, ha concluso il suo intervento con una riflessione sui festival «Si è prigionieri della virtualità. Ecco perché la gente va ai festival, lì la gente ha la possibilità di avere un confronto diretto con l’altro».

Prossimo ospite della rassegna “Libri e autori. Incontri per leggere” è Guido Guerzoni, autore del libro “Pets” (Feltrinelli editore).


mercoledì 21 Giugno 2017

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