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Paladin, l’app che riscopre il valore sociale della condivisione. Un tranese tra gli inventori

La Redazione
Paladin
Lo scambio avviene in tutta sicurezza tramite carta di credito: i soldi arriveranno direttamente sul conto corrente del prestatore. Grazie alla cauzione, chi noleggia l'oggetto non dovrà preoccuparsi di eventuali danni o smarrimen
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Quante volte capita di avere oggetti inutilizzati o sottoutilizzati in casa? Quante volte vi servirebbe un prodotto per un solo evento, per un fine settimana oppure una vacanza, ma non volete comprarlo perché la spesa appare eccessiva? Paladin, che mira a cambiare le modalità di consumo e creare un’economia migliore attraverso la condivisione, potrebbe essere la soluzione. Con le prime due native App Mobile sviluppate su iOS e Android, è presente a Milano e Berlino e tra i suoi inventori c’è anche un tranese: il trentenne Nicola Fusco.

A poche settimane dal lancio si contano già più di 700 prodotti caricati sull’App e oltre 500 utenti iscritti. Il funzionamento di Paladin è molto semplice: basta inserire il prezzo dell’oggetto per giorno e stabilire una cauzione, chattare con la persona interessata per fissare l’incontro in cui avviene lo scambio, infine vedersi di nuovo per la restituzione e la conclusione del prestito. I più pigri possono anche spedire gli oggetti allo staff di Paladin, che provvederà a inserirli sull’App.

Nicola è tra gli inventori di questa prima app italiana creata per il noleggio di oggetti tra privati. Ideata per sfruttare le potenzialità della sharing economy, è una piattaforma intuitiva sulla quale caricare l’oggetto che si vuole proporre o chattare con chi è interessato ad affittarlo; è anche possibile affidare la gestione degli scambi al team che gestisce l’applicazione.

Sull’applicazione si possono trovare macchine fotografiche, trapani e altri utensili, borse, tavole da snowboard o altre attrezzature per lo sport e il tempo libero, abiti per le occasioni speciali. Ad ogni stagione l’elenco si rinnova con i prodotti più adatti al noleggio. L’app è stata sviluppata dalla Paladintrue S.r.l., una startup fondata da un team internazionale composto da quattro trentenni (due italiani – un emiliano e un pugliese – più uno spagnolo e un tedesco) con alle spalle importanti esperienze lavorative condotte all’estero (in società quotate in borsa e presso piattaforme per l’e-commerce come Lazada e Zalando).

Lo scambio avviene in tutta sicurezza tramite carta di credito: i soldi arriveranno direttamente sul conto corrente del prestatore. Grazie alla cauzione, chi noleggia l’oggetto non dovrà preoccuparsi di eventuali danni o smarrimenti. La scelta di Milano e Berlino quali città da cui avviare l’attività di Paladin non è casuale: le due metropoli sono pioniere della sharing economy in Europa. La prossima apertura sarà a Barcellona, un’altra città da sempre anticipatrice dei nuovi trend.

L’economia della collaborazione spopola: in poco tempo Airbnb, Uber, Task Rabbit sono divenuti dei colossi e hanno cambiato per sempre le nostre esistenze. Tra le aziende esistenti manca però una realtà dedicata alla condivisione di oggetti di medio-alto valore. Paladin vuole affermarsi come leader in questo segmento, che secondo le stime di PWC vale 15 miliardi e salirà fino a 330 nel 2025. Il Peer-to-peer degli oggetti si calcola che crescerà del +37% all’anno. A questo giro di affari possono partecipare tutti, basta entrare nella mentalità che ogni oggetto di casa di cui non si ha immediato bisogno può diventare una fonte di guadagno.

Paladin è ideale per studenti, lavoratori fuori sede, expat o turisti. È pensato per i giovani, ma si rivolge a ogni tipo di utenza. Sull’app, e presto anche da browser, si possono trovare macchine fotografiche, trapani e altri utensili, borse, tavole da snowboard o altre attrezzature per lo sport e il tempo libero, piuttosto che abiti per le occasioni speciali. Ad ogni stagione l’elenco si rinnova con i prodotti più adatti al noleggio.

Con nuovi utenti e investitori Paladin, che ha il sostegno di diverse università milanesi, non potrà che crescere. E dare una mano alla grande rivoluzione sociale della condivisione.

sabato 29 Aprile 2017

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