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“Ripartiamo dalla Pasta”, il sapore ed il sapere che si fondono per il reinserimento dei detenuti

La Redazione
Conferenza stampa Ripartiamo dalla Pasta
L'amministratore delegato di Granoro, Marina Mastromauro: «Tutti possono riscoprire proprie abilità. I detenuti partono da zero, nel progetto»
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Questa mattina presso il carcere di Trani è stata presentata la quarta edizione del progetto di riqualificazione sociale “Ripartiamo dalla pasta”. L’iniziativa, articolata attraverso un percorso formativo in cui si fonderanno cibo e letteratura (grazie al Presidio del Libro), ha l’obiettivo di dare nuovi stimoli a chi desidera riappropriarsi della libertà integrandosi nella società civile e nel mondo del lavoro.

Il progetto – che intende formare il detenuto ad un rapporto consapevole con l’ambiente, la natura, le tradizioni e il sociale – è riservato a dieci detenuti del penitenziario tranese che seguiranno lezioni teoriche e pratiche tenute dai tecnici dell’azienda Granoro e da cuochi della Factory del Gusto.

Alla presentazione del progetto, per la Granoro era presente Daniela Mastromauro: «Il prodotto ultimo è auspicabile possa essere venduto. Quello che vogliamo sottolineare – ha detto – è che tutti i detenuti partono da zero, nel progetto. Chiunque può riscoprirsi abile, riscoprire la bellezza del lavoro, affascinarsi ed impegnarsi».

«Il nostro è un contributo sociale, per quelle che sono le nostre competenze e la nostra azione sul mercato, possiamo dare una nuova opportunità di vita alle persone qui detenute» ha aggiunto Salvatore Turturo, amministratore della Factory del gusto. «Diamo una possibilità a tutti, cercando di far integrare queste persone nel mondo del lavoro e posso dirvi che quando c’è volontà di cambiare vita, il riscatto ed i risultati arrivano».

A completare il progetto c’è ancora una volta il supporto del Presidio del Libro di Corato, guidato da Angela Pisicchio. Durante il loro percorso i detenuti avranno la possibilità di leggere alcuni stralci tratti da saggi di libri dedicati all’alimentazione, come “Spaghetti, cozze e vongole” di Nicola Lagioia e “Fulmine” di Lello Gurrado.

Presenti anche i sindaci di Corato – Massimo Mazzilli – e Trani – Amedeo Bottaro -, la direttrice del carcere, Bruna Piarulli e il direttore del dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione, Aldo Patruno.

«La mia presenza qui oggi rappresenta sensibilità per un mondo come quello carcerario, per il rispetto della dignità di quanti devono espiare la loro pena e devono essere integrati e reinseriti in pratica nel mondo del lavoro» ha detto il primo cittadino tranese.

«Questo progetto riunisce aspetti fondamentali, da una parte il sapore con la pasta e dall’altra il sapere con l’attenzione alla formazione dei detenuti. Il Presidio del Libro qui va a marcare sempre più la vocazione di Trani sempre più legata al mondo del Libro. Ed è bello che un progetto simile porti libertà in un luogo di detenzione anche attraverso i libri».

venerdì 28 Aprile 2017

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