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Mauro Spallucci e la sua nuova “Visione Trani”

La Redazione
Trani vista dall'alto
«Oggi non servono coloro che con le loro parole accrescono l'inflazione verbale già molto presente nella nostra città».
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La rinascita dal basso di Trani si trasforma in una proposta operativa. Una visione, non chiacchiera o banalità. Tutti insieme possiamo fare dare un contributo per il nostro bene comune primario, per ri+costruire il nostro futuro. Innanzitutto sarebbe opportuno che ciascuno accolga il seguente suggerimento da sperimentare nella vita quotidiana. Un esercizio di pace. Ad un offesa ricevuto oppure ad un dispetto sapere che non bisogna rispondere con un altra offesa o dispetto. Ovviamente la classe dirigente deve iniziare a dare l'esempio. Iniziando dal proprio piccolo e da ciò che può fare da subito.  Per iniziare a ricostruire, che ne dite?

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Tutti possiamo fare ciò. Tutti dobbiamo essere capaci di trasformarci in "piccoli ambasciatori della rinascita", del cambiamento possibile. Sarebbe il caso che le associazioni cittadine tenessero – possibilmente gratuitamente – delle lezioni pratiche di sviluppo sostenibile. Perché conoscere significa essere e vivere meglio. Tra le tematiche da trattare : il cambiamento climatico, la trasformazione della città in smart city.

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La gente, cioè noi cittadini, non vuole più bisticci. Vuole soluzioni. E servono soluzioni che la classe dirigente deve saper dare. 

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Ecco la visione TRANI. Ecco cosa serve.

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A) Un patto cittadino. Un patto con il territorio. Un patto con la comunità. O er contare di più.  B) Servono buoni ed esperti amministratori. C) Servono buoni atteggiamenti dei cittadini. D) Servono buoni atteggiamenti degli imprenditori. E) Serve investire nelle conoscenze. Non più solo nozioni ma formazione di competenze più ampie. F) Serve investire nel digitale che è una priorità per crescere.

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G) Serve piu credito alle imprese. H) Serve buona economia per attrarre capitali, serve educazione per arginare la corruzione, serve lavoro ed infrastrutture locali. I) Serve uno spazio pubbico per le buone idee da realizzare. L) Serve educare alla bellezza. Cioè serve un'alleanza tra cultura ed arte, tra intellettuali ed artisti. M) Servono buone relazioni in dialogo in modo che la nostra comunità diventi j n laboratorio permanente ed aperto capace di educare al senso della vita. Esempi positivi credibili da trasmettere.

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Questo appello, questa visione, questo documento, questo invito pubblico è indirizzato a tutti ed a ciascuno. Soprattutto alla classe dirigente. Per essere utili. Per fare il bene possibile. Per farsi prossimo verso le già affaticate ed appesantite spalle di noi tutti. Molti sanno che sono un innamorato della speranza. Molti tranesi non stanno più condividendo chi anche con le parole non è capace di generare futuro. 

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Oggi non servono coloro che con le loro parole accrescono l'inflazione verbale già molto presente nella nostra città. Poiché l'importante non è quello che si dice sulla speranza ma quello che si fa e come si vive. Come ciascuno di noi vive nella quotidianità. Per questo ci vuole capacità di discernimento che permetta di scegliere bene la strada della ri+costruzione del futuro. Per questo anche il mondo della comunicazione locale può fare la sua parte. 

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Potrebbe iniziare ad offire da subito e gratuitamente "uno spazio per le idee". Offrire soprattutto ai giovani la possibilità di pubblicare progetti ed idee permetendo cosi il seguito favorevole nel caso qualche imprenditore volesse valorizzare ritenendo accoglibile la segnalazione. Assumendosene insieme la gestione e la realizzazione con le risorse umane ed economiche da mettere in campo. 

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Prima che sia troppo tardi. 

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Mauro Spallucci 

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Fondatore OMI TRANI 

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domenica 22 Gennaio 2017

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