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Decreto sostegni: come cambia la riscossione

La Redazione
Avv. Rebecca Amato
L'avv. Rebecca Amato, coautrice della collana "Disposizioni fiscali 2021" edita da "AdMaiora", approfondisce le novità in ambito fiscale del Decreto, evidenziando le misure previste
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Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo “Decreto sostegni”, contenente le nuove misure di sostegno all’economia, dei lavoratori e delle famiglie, gravemente compromesse dalla crisi economica causa Covid-19. Tra i numerosi ambiti di intervento spicca quello relativo al sostegno alle imprese, con contributi a fondo perduto per i soggetti titolari di partita iva e per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale.

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L’avv. Rebecca Amato, coautrice della collana “Disposizioni fiscali 2021” edita da “AdMaiora”, approfondisce le novità in ambito fiscale del Decreto sostegni, evidenziando le misure previste principalmente in materia di riscossione.

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Il Decreto Sostegni contiene molte proroghe in materia di riscossione. Quali le novità?

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Il “decreto Sostegni” ha previsto un nuovo slittamento delle scadenze. La misura che prevede la sospensione del pagamento delle cartelle di pagamento ricevute entro l’8 marzo 2021 è stata prorogata, pertanto, la sospensione è prevista fino al 30 aprile 2021; sicchè, il pagamento dovrà avvenire per intero (salvo richiesta di rateizzazione), entro il 31 maggio 2021. Va ricordato che resta valida sino al 30 aprile 2021 anche la sospensione delle procedure di riscossione (fermo, ipoteca o pignoramento), così come la sospensione dell’invio delle “nuove” cartelle di pagamento.

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Diversi, invece, i termini di pagamento per rottamazione ter e saldo e stralcio.  E’ stato rinviata al 31 luglio 2021 la scadenza per il pagamento delle rate che scadevano nel 2020 della “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio”, precedentemente fissato al 1° marzo 2021 dal “Decreto Ristori” (DL n. 137/2020); invece, per le rate in scadenza il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio e il 31 luglio 2021, il pagamento di tutte le rate dovrà essere effettuato entro il 30 novembre 2021 ivi compresa la rata già prevista al 30 novembre 2021. Tali scadenze si applicano semprechè si sia in regola con i pagamenti del 2019 e si rispettino le nuove scadenze. Ciò detto, si segnala che è prevista una tolleranza nel pagamento di 5 giorni dalla scadenza.

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Coloro che, invece, non erano in regola con i pagamenti delle rate del 2019, possono, per evitare future azioni della riscossione, chiedere la rateizzazione (possibilità già concessa con il “Decreto Ristori”).

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Si è parlato di rateizzazioni. Anche per tale misura è stata prevista una proroga o agevolazioni?

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Anche per coloro che avevano, precedentemente all’8 marzo 2020, delle rateizzazioni in essere, si applica la sospensione sino al 30 aprile 2021. Tuttavia, tutte le rate non pagate dovranno essere pagate entro il 31 maggio 2021. In considerazione di questo “accumulo” di rate, è possibile richiedere una nuova rateizzazione che consente (a differenza del passato), di evitare la decadenza dal beneficio della rateizzazione in caso di mancato pagamento di 10 rate anche non consecutive (prima erano 5), tale disciplina varrà per tutte le istanze di rateizzazione presentate fino al 31 dicembre 2021.

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A tanto aggiungasi che è stato aumentato, già con “Decreto Ristori”, il plafond per richiedere la rateizzazione ordinaria che passa da 60 mila euro a 100 mila euro, ove il contribuente si trovi in una comprovata situazione di difficoltà economica.

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nIl Decreto Sostegni ha previsto anche il condono delle cartelle esattoriali fino a 5 mila euro relative al periodo 2000-2010 per quanti hanno un reddito inferiore ai 30 mila euro annui, può spiegarci bene di cosa si tratta? Crede che questa misura sia stata attuata per evitare che in futuro si continuino ad accumulare milioni di cartelle per crediti fiscali dello Stato che non possono essere incassati? 

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Il “decreto Sostegni” ha previsto – più precisamente – uno stralcio dei ruoli affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010, che abbiano un importo residuo pari o inferiore a 5 mila euro ove il contribuente, persona fisica o meno, abbia avuto un reddito imponibile inferiore a 30 mila euro nel 2019. E’ bene sottolineare, che non è prevista nessuna attività da parte del contribuente interessato, in quando lo stralcio verrà operato direttamente dagli Uffici. Salvo eventuali modifiche in sede di conversione del decreto, è un condono che dismette crediti di difficile riscossione (essendo ruoli che vanno dai 20 ai 10 anni fa) e solo per i contribuenti che evidentemente non hanno redditi elevati. Certamente il sistema della riscossione va ripensato e rivisto, e per stessa ammissione del nostro Presidente del Consiglio Draghi, un sistema che ha un accumulo di crediti inesigibili è un sistema fallimentare, ma certamente non sarà questo condono, così com’è, a risolvere i mali. Se non si adottano riforme strutturali ad ampio spettro l’accumulo di crediti inesigibili in futuro è una certezza. 

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Sostegno alle imprese, al lavoro e lotta contro la povertà. Questi i tre capisaldi nel nuovo Decreto Sostegni, il cui obiettivo è "dare più soldi possibile il più velocemente possibile". Il nuovo Governo ha tra le sue priorità quella di varare la riforma fiscale. Quali ritiene siano gli aspetti rilevanti su cui dovrà incentrarsi la riforma?

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Di riforma fiscale negli ultimi anni se n’è sempre parlato, ma alla prova dei fatti nessuno ha mantenuto le promesse. Una riforma fiscale seria, comporterebbe la rivisitazione dell’intera materia fiscale, della giustizia tributaria e della riscossione. E’ un’impresa ambiziosa che ci si auspica possa vedere la luce e forse, oggi più che mai, è doverosa, perché il rilancio del paese nel post Covid non potrà prescindere da misure fiscali e tributarie strutturali ed organiche destinate a durare nel tempo, e non a durare il tempo di una legge di bilancio. 

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Qual è l'obiettivo della sua opera?

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Obiettivo della collana è quello di fornire agli operatori del settore tributario un supporto pratico e agevole nello svolgimento dell’attività professionale, vengono, infatti, affrontate le tematiche maggiormente rilevanti, anche alla luce degli interventi normativi determinati dell’emergenza epidemiologica in atto.

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Il suo rapporto con la casa editrice Ad Maiora

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Entrare a far parte della famiglia “Ad Maiora” per me ha rappresentato e rappresenta una tappa fondamentale dal punto di vista professionale e non meno importante dal punto di vista umano, e non a caso parlo di famiglia, in quanto con il presidente Giuseppe Pierro e con il team, c’è un rapporto di collaborazione attiva e disponibilità reciproca, ma anche un’attenzione particolare alla persona che è sempre più rara.  

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martedì 20 Aprile 2021

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